RICCARDO ZAPPA
 
BIOGRAFIA/BIOGRAPHY
La prima esperienza discografica di Riccardo Zappa (Forlì 1951) risale alla metà degli anni '70 con Aulela & Zappa (PDU 1975), album di canzoni realizzato con Klaus Aulela, allora paroliere e cantante, oggi regista cinematografico.
L'album contiene Tu giovane amore, motivo che riscuote un discreto successo radiofonico. Zappa non dimentica però di mettere a frutto la tecnica maturata sulla chitarra acustica realizzando Celestion (Divergo 1977) con l'aiuto di Vince Tempera (tastiere), Julius Farmer (basso), George Aghedo (percussioni), Ottavio Corbellini (batteria).
Fra il tramonto del pop progressivo e la primavera musicale dei cantautori, Riccardo Zappa trova spazio per la propria musica fuori dagli schemi, incontrando i favori di quelle fasce di pubblico che gradiscono certe contaminazioni tra la musica classica e il rock.
Celestion ottiene immediati riscontri di vendite e Zappa lo sostiene con una serie di concerti per sola chitarra e qualche effetto elettronico.
La notorietà del chitarrista aumenta con l'uscita di Chatka (Divergo 1978), arrangiato da Vince Tempera e suonato dagli stessi musicisti del precedente disco, con elementi ritmici e funky dance che sottolineano il momento di gloria della disco music.
Trasparenze (DDD 1980) segue il cambio di etichetta discografica ed è registrato allo Stone Castle Studios, al castello di Carimate, dal quale sono passati i più grandi artisti italiani.
Nell'iniziale Ouverture si ascolta la voce di Antonello Venditti su un testo tratto da un ricercario di Juan Maria da Crema, liutista del XVI secolo; i musicisti aggiunti sono ancora Vince Tempera (piano), Pietro Pellegrini (sintetizzatore, ex Alphataurus), Bob Clark (basso) e Walter Calloni (batteria).
Con questo disco Riccardo Zappa conquista anche posizioni di rilievo nella hit parade dei 33 giri più venduti.
Ridotto l'organico ai soli Calloni e Pellegrini, il chitarrista realizza Haermea (DDD 1982) nel proprio studio casalingo (definito 'La camera incantata'), album particolarmente ricco di atmosfere morbide e sognanti.
Riccardo Zappa (DDD 1983) è realizzato alla chitarra e al campionatore elettronico Fairlight (programmato da Pietro Pellegrini); in Cooper e la macchina parlante c'è l'intervento vocale del bluesman Cooper Terry, in Free Fall compare Eugenio Finardi e nella registrazione di Corale dalla cantata n. 147 di J.S. Bach, Zappa utilizza il suono di un carillon costruito appositamente dalla Thorens (la ditta svizzera che iniziò l'attività nel '700, costruendo proprio carilion).
Dopo l'album antologico Raccolta (DDD 1984) è la volta di Minuti (DDD 1985), arrangiato da Mark Harris che sottolinea i propri amori jazz con una spumeggiante sezione fiati formata da Gigi Muccilo, Mauro Parodi e Claudio Pascoli.
Gli arrangiamenti di Harris e un gruppo affiatato accompagnano Zappa anche nella realizzazione di Prenditi tempo (DDD 1986), con Ellade Bandini alla batteria, Harris alle tatiere e Rino Zurzolo al basso.
Nella seconda metà degli anni '80 Zappa suona per Eros Ramazzotti,in un lungo tour, Giorgio Gaber, Gino Paoli, Mia Martini e Fiorella Mannoia, così come aveva già fatto nei '70 per il De Gregori di Alice; più avanti presterà il proprio strumento anche per Roberto Murolo in Ottantavogliadicantare.
Con i '90 esce Antakarana Swami (DDD 1990), inserito nella collana 'Strumento' di cui Riccardo Zappa è il direttore artistico. A cominciare da quell'album il musicista utilizza la Martin, una chitarra con un suono più caldo e meno selettivo riospetto alla Ovation adottata per i precedenti dischi.
Con Santo (metà del celebre easy duo Santo & Johnny) Riccardo Zappa realizza Santo & Zappa (DDD 1991) rivisitando standard ed evergreen del valore di El Condor Pasa (Simon & Garfunkel), Stand By Me (B. E. King), Imagine (John Lennon), Norwegian Wood (Beatles), Madame Butterfly (Puccini). Oltre alla steel guitar di Santo e alle varie chitarre di Riccardo Zappa contribuicono anche gli strumenti etnici di Nicola Scarano.
Meno ritmico, con motivi d'atmosfera, risulta invece Fondali (DDD 1993), album che accoglie anche arraangiamenti orchestrali (Comunicanti mutamenti), flauto (Come apparire a Cap Frehél), tabla (Sonata all'implosa DDD) e un quartetto d'archi (Particolari riflessi).
In veste di produttore artistico per la collana 'Strumento', Zappa è promotore di una nutrita serie di artisti italiani che prediligono certa musica strumentale ai confini con la new age (Licia Consoli e Giuseppe Leopizzi, Reverberi, Gerardo Cardinale e Franco Parravicini, Walter Lupi, Alessandro Ravi, Franco Morone, Massimo Gatti e Rino Zurzolo, con il quale il chitarrista instaura una collaborazione anche nelle esibizioni dal vivo).
 
 
Fonte: la biografia è tratta dal testo Enciclopedia del rock italiano a cura di Cesare Rizzi (Arcana Editrice)
 
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La recensione/The review
Demetrio Cutrupi